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Il Passato: un peso che àncora o una risorsa che migliora il presente?

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Il passato è una parte innegabile di chi siamo, un mosaico di esperienze che ci plasmano.  A volte, però, può trasformarsi in un'àncora che blocca e frena lo slancio nel presente e nel futuro. In un'ottica Mindfulness fare pace con il passato significa: riconoscerlo, accettarlo e lasciarlo andare. Jon Kabat-Zinn, fondatore della Mindfulness, afferma:" Quando le persone dicono 'Lasciar andare' in realtà intendono 'superarlo' e questo non è un consiglio utile.  Non si tratta di lasciar andare - lo faresti se potessi. Invece di 'lasciar andare' dovremmo dire ?lascia che sia': questo riconosce che la mente non lascerà andare e il problema potrebbe non scomparire e questo ti permette di creare una relazione più sana con ciò che ti disturba" La Mindfulness propone strumenti preziosi per vivere questo processo di crescita personale: attraverso la consapevolezza del respiro, possiamo radicarci nel momento presente e osservare i pensieri e le emozio...

Perchè vivi "stringendo i denti"? Hai bisogno e diritto di stare bene!

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IL Benessere Mentale non è un lusso, ma un bisogno primario di ciascun individuo: ignorare il bisogno di stare bene può avere ripercussioni profonde, influenzando le relazioni, il successo personale e lavorativo e  la qualità generale della vitta.  Già nel 1943 Abraham Maslow, con la sua celebre "Piramide dei bisogni" pose al vertice della gerarchia dei bisogni umani, l'Autorealizzazione, che include il benessere psicologico: l'essere umano tende ed è spinto per sua natura a perseguire la crescita personale e il benessere mentale per una  piena realizzazione.  Pertanto il benessere psicologico non è l'assenza di malessere o malattia, ma un processo attivo di sviluppo e fioritura della propria persona. Prendersi cura del proprio benessere emotivo è un atto di auto-rispetto, amore per se stessi e un investimento nel futuro (eh sì! l'amore per se stessi cresce e migliora nel tempo).  Si fa, giustamente, tanta attenzione all'alimentazione e alla forma fisica D...

Approfondimento sul tema l’estate non è per tutti una gioia

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Nel post precedente ho descritto come l’estate non sia per tutti una fonte di gioia: figli a casa mentre i genitori sono a lavoro, routine che si interrompono, caldo eccessivo, carenza di opportunità di svago, ferie brevi sono i principali fattori di stress durante i mesi estivi.  A questo si aggiunge l’ansia di vivere (o non poter vivere) la vacanza perfetta, che si accompagna al timore di rientrare a lavoro più stanchi e stressati di prima.  In più le ricerche dimostrano che il confronto verso il basso non consola: paragonarsi a coloro che hanno meno di produce gioia e non consola a lungo termine (ma solo il tanto che rifletti sui disastri altrui).  Non lasciare che questi pensieri compromettano il tuo riposo e le tue meritate ferie e, soprattutto, non lasciare che l’estate ti scivoli via dalle mani!  Sai che puoi creare e goderti il tuo relax sia che parti in vacanza sia che resti in città?  Puoi ridurre lo stress sia prima delle ferie che al rientro, mi...

L'estate non è per tutti una gioia.

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Secondo le ultime indagini di mercato (Ipsos) per gli italiani l'estate è un periodo ambivalente, con aspetti di benessere e malessere, che variano significativamente a seconda della fascia demografica.  L'estate porta benessere quando le vacanze sono percepite come un momento per il relax e per staccare dalla routine lavorativa, a volte pianificate con largo anticipo sia in termini di organizzazione che di budget, le ferie  sono vissute con desiderio di fare esperienze positive e godersi il tempo libero. Tuttavia, per altri, specialmente i genitori, l'estate può portare malessere, aumento di stress, ansia e fatica psico-fisica: le lunghe vacanze scolastiche possono creare stress per i genitori che, lavorando, faticano a conciliare la cura dei figli con gli impegni professionali.  E anche i giovani possono sentire maggior stress e disturbi dell'umore generati dalla perdita della routine scolastica e dalla pressione sociale che propone stili di vita e di vacanza spesso e...

Psicologia Ambientale e Mindfulness: ci insegnano che ...

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La Psicologia Ambientale e la Mindfulness ti insegnano l'importanza  di vivere in ambienti silenziosi e naturali almeno per 20 minuti al giorno. Può essere un luogo naturale all'aperto come un giardino pubblico, un parco, una spiaggia o campagna;  anche uno spazio artificiale, come una stanza della tua casa organizzata ad hoc, può svolgere la stessa funzione. Questi ambienti facilitano la regolazione respiratoria, i livelli di ormoni e sostanze chimiche dell'organismo coinvolte nei principali processi vitali. Da tempo insegno come creare e vivere questi spazi, come iniziare e proseguire la pratica nel medio e lungo periodo per migliorare la qualità della tua vita.     I dati scientifici lo dimostrano e io  riscontro questi benefici sia nella pratica personale sia nei miei pazienti. Se vuoi maggiori info, contattami. 

Elaborazione Lutto: Tecniche utili e all'avanguardia.

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Mindfulness e Psicologia Ambientale possono essere strumenti utili per elaborare e integrare il tuo lutto nella storia della tua vita. La Mindfulness può essere uno strumento potente in quanto ci aiuta a riconoscere e accogliere le forti emozioni senza giudizio e senza esserne sopraffatti. Ci aiuta a connetterci col nostro corpo e a divenire consapevoli quando il dolore si manifesta a livello fisico. La psicologia ambientale ci ricollega ai cicli naturali della vita: questo può offrire una prospettiva più ampia sul lutto, offrendo possibilità di accettazione e di nuove opportunità nella vita.   La natura ha un ritmo intrinseco e può aiutare a ritrovare il tuo. Mindfulness e psicologia ambientale sottolineano come spazi tranquilli e silenziosi ti aiutano a fermarti, riflettere, ricordare e andare avanti.  Ogni stato d'animo trova accoglimento e la resilienza può essere riscoperta con delicatezza e autenticità.    

Realizzare un sogno: puoi sempre farlo!

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  Quanti sogni hai nel cassetto? E da quanto tempo? Oggi ti scrivo per ricordarti che i tuoi sogni sono lì pronti per essere realizzati e ti sprono a rispolverarli condividendo l’esperienza che presto vivrò: la mia partecipazione al Salone del libro di Torino 2025. Ero solo un’adolescente quando venni a sapere che a Torino si organizza l’evento editoriale più importante d’Italia e io, appassionata di scrittura fin da bambina, iniziai a sognare di partecipare con un libro tutto mio!  Lo ammetto, con gli anni e un impegno dopo l’altro, questo sogno è rimasto lì in attesa, tanto che neanche ci pensavo più!   Poi è arrivata l'occasione,  che, non solo ha acceso la mia creatività, ma è andata a rispolverare quell’antico desiderio: la mia partecipazione al Salone del libro non è un caso e non è fortuna; è il risultato di lavoro, passione e consapevolezza!  Sarò al Salone del libro di Torino dal 15 al 19 maggio 2025 insieme alla coautrice Virginie Simonet col nostro li...